Intervista alla Sig. Valdes Patrizia,
(PATTU)
Titolare dei Saloni e partecipante in
prima persona ai corsi di
tricologia:
Donne e calvizie, cosa fare?
Sig. Pattù ,
ritiene che negli ultimi anni siano in
aumento i problemi di capelli nelle
donne?
Sicuramente sì, anche se purtroppo, al
pari di quanto accade per l'uomo, solo
una piccola percentuale di queste donne
giunge all'attenzione dello specialista
preparato, o vi giunge troppo tardi,
dopo anni passati a seguire i consigli
del parrucchiere, del profumiere o di
qualche sedicente tricologo.
Quali sono
le patologie più frequenti nella donna?
Sicuramente il telogen effluvium che
secondo me, in questi ultimi anni, è in
netto aumento anche negli uomini. Si
tratta di una caduta particolrmente
intensa che coinvolge ogni regione del
cuoio capelluto.
E' vero che
la causa principale del telogen
effluvium è lo stress?
Sicuramente, è la classica caduta da
stress, da intendersi sia in senso
fisico che in senso psico-emotivo.
Le cause "stressogene" in grado di
indurre un telogen effluvium sono
tantissime: drastiche diete dimagranti,
patologie tiroideee, anemia sideropenica,
ma anche conflittualità familiari o
difficoltà in ambito lavorativo, e così
via.
Secondo lei,
c'è un motivo per cui il telogen
effluvium è più frequente nelle donne
che negli uomini? Potrebbe esserci una
correlazione ormonale?
No, molto probabilmente non c'è alcuna
predisposizione di tipo ormonale. E' che
la donna, nella vita e nella società
attuale, è gravata da tentissimi
impegni: lavoro, figli, famiglia, casa.
E' molto difficile occuparsi bene di
tutto e contemporaneamente mantenere
integro il proprio equilibrio personale.
E proprio quando questo equilibrio si
rompe, spesso per motivi apparentemente
banali, inizia il telogen effluvium.
Come
affronta, dal punto di vista
terapeutico, un telogen effluvuim?
Una volta escluse possibili cause
organiche, inizia l'enorme difficoltà di
rendere la paziente consapevole dello
stress che sta dietro la sua caduta di
capelli.
Questa è sicuramente la parte più
difficile di una visita: la maggior
parte delle donne tende infatti a
rifiutare l'idea di essere "stressata" o
"depressa", senza sapere che
l'ammetterlo rappresenta il punto di
partenza per la guarigione.
Da un punto di vista strettamente
farmacologico, il telogen effluvium è
facilmente risolvibile con un ciclo di
tre mesi di idrocortisone all'1% o al
2%.
E l'alopecia
androgenetica? E' anch'essa così
frequente?
Non come il telogen effluvium, ma
sicuramente è una patologia di frequente
riscontro.
Quali sono
le cause dell'alopecia androgenetica
femminile?
In una discreta percentuale di casi sono
rilevabili anomalie ovariche ed
ormonali, che se da un lato sono
facilmente risolvibili con l'uso di una
pillola anticoncezionale e di un
antiandrogeno, dall'altro hanno la
tendenza a recidivare alla sospensione
della terapia, che spesso va protratta
sino alla prima gravidanza.
E negli
altri casi?
Esisitono forme più sfumate di alopecia
androgenetica, spesso caratterizzate da
un iperandrogenismo latente o da una
ipersensibilità recettoriale dei bulbi
piliferi nei confronti degli ormoni
androgeni. Queste sono le forme che
traggono giovamento dall'utilizzo di una
terapia topica fatta di una miscela di
sostanza ormonali, di antiandrogeni e di
stimolatori di crescita.
Può lo
stress peggiorare l'alopecia
androgenetica?
Molte donne affette da alopecia
androgenetica presentano in associazione
un telogen effluvium cronico, quele
conseguenza dello stress legato ad una
lenta e progressiva calvizie.
Se infatti l'uomo calvo, nella società
di oggi, può comunque essere un uomo
affascinante e di successo, lo stesso
non vale per la donna che, persi i
capelli, vede mutilata la sua
femminilità.
Non infrequentemente l'alopecia
androgenetica femminile induce, in chi
ne soffre, vere e proprie sindromi
ansio-depressive.
Concludendo:
ha un consiglio da dare a tutte le donne
che perdono i capelli?
Ribadisco il concetto iniziale: il
consiglio migliore è di rivolgersi
precocemente ad uno specialista
preparato.